Matataki (Piecing Me Back Together)
Matataki (瞬, Piecing Me Back Together). Regia e sceneggiatura: Isomura Itsumichi; soggetto: dal romanzo di Kawahara Ren; interpreti: Kitagawa Keiko, Okada Masaki, Ootsuka Nene, Shimizu Misa, Taguchi Tomorowo; durata: 110′; prima: 19 giugno 2010.
Link: Sito ufficiale – Trailer (You Tube)
PIA: commenti: 3/5 all’uscita delle sale: 56/100
Punteggio ★1/2
Nel cinema giapponese, il cosiddetto “onamida chōdai” (strappalacrime) non è proprio un genere ma poco ci manca. Più che in altre cinematografie contemporanee, c’è ancora oggi in Giappone il gusto (e uno spazio di mercato) per film i cui due ingredienti essenziali sono amore e morte. Le varianti sono praticamente tre: enfasi sul grande amore e poi morte; amore-morte e enfasi su un qualche tipo di ritorno alla vita/amore; amore-morte e enfasi sul ricordo. Matataki appartiene, senza nulla aggiungere, al terzo gruppo.
Due fidanzati felici in moto, incidente, lui muore. La ragazza perde la memoria e cerca faticosamente di recuperarla per ritrovare e conservare il ricordo di lui. All’uscita dallo studio dello psichiatra da cui è in cura, incontra una donna avvocato, anch’essa alle prese con un trauma nascosto. In una sorta di scambio simbolico le due si aiuteranno a vicenda a ritrovare un modo per vivere. Grande spazio a musica per archi, assenza del paesaggio naturale, altro ingrediente tipico del genere.
Due fidanzati felici in moto, incidente, lui muore. La ragazza perde la memoria e cerca faticosamente di recuperarla per ritrovare e conservare il ricordo di lui. All’uscita dallo studio dello psichiatra da cui è in cura, incontra una donna avvocato, anch’essa alle prese con un trauma nascosto. In una sorta di scambio simbolico le due si aiuteranno a vicenda a ritrovare un modo per vivere. Grande spazio a musica per archi, assenza del paesaggio naturale, altro ingrediente tipico del genere.
Kitagawa Keiko ripropone dopo vari drama la sua faccia da topino per il ruolo della ragazza traumatizzata, Okada Masaki fa il bello che non c’è più, Ootsuka Nene l’avvocatessa che nasconde la fragilità dietro una risolutezza francamente inutile. Isomura Itsumichi, lontano dal fortunato Gambatte ikimasshoi (Give It All), dirige anonimamente. [FP]