New type: tada ai no tame ni (New Type: Just For Your Love)
*** Flashback ***
New type: tada ai no tame ni ( ニュータイプ ただ、愛のため, New Type: Just For Your Love). Regia: Hiroki Ryuuichi; interpreti: Oomasa Aya, Takezai Terunosuke, Sano Kazuma,Yamada Kinuo; durata: 90′; prima: 22 novembre 2008.
PIA: Commenti 4/5 All’uscita delle sale: 80/100
Punteggio ★★1/2
Yuri fa la bigliettaia di una linea di traghetti. E’ cieca da un occhio e ha un amico di infanzia, Akiyama, che però è fidanzato con un’altra. Un giorno, arriva Kwon, un giovane misterioso, inseguito e ferito a una gamba; la biglietteria ha appena chiuso e Kwon perde il traghetto. Yuki capisce subito che il giovane ha dei poteri soprannaturali (è in grado di dirigere energia su un bersaglio, facendolo esplodere o collassare). Se lo ritrova in casa che la minaccia con un coltello, obbligandola a ospitarlo in attesa del traghetto successivo. E’ ferito e febbricitante ma lei lo aiuta. Fin da subito il rapporto fra i due si trasforma e diventa un legame di intesa. In realtà Yuri si sente attratta dal giovane perché anche lei ha dei poteri soprannaturali: è in grado di ritornare indietro nel tempo e modificare il corso degli eventi, al prezzo però di perdere la vista. Akiyama spia i due e scopre i loro segreti. Così Yuki gli confessa che il motivo per cui lei è cieca da un occhio è che è tornata indietro nel tempo per salvare la vita proprio a lui, che era morto in un incidente di moto mentre viaggiavano insieme.
Arriva a casa di Yuri un’amica di Kwon, anche lei superdotata, ma lei e Kwon vengono braccati dagli inseguitori, che uccidono la ragazza. Kwon si salva e decide di restare nel villaggio per vivere con Yuri ma quando tutto sembra risolto un killer lo pugnala a morte. Yuri ci pensa e decide di tornare indietro nel tempo per salvarlo, al costo di diventare cieca anche dal secondo occhio.
Una storia bislacca girata con sensibilità e capacità. E’ un po’ la cifra di vari film di Hiroki. E, come in altri suoi film, ritroviamo alcuni temi ricorrenti: l’essere sensibile dipinto come “diversità”, in questo caso addirittura soprannaturale, rispetto a un mondo di insensibilità; l’amore come rinuncia a se stessi; la realtà esterna dipinta come ostile. Hiroki è uno dei pochi registi contemporanei a saper girare con maestria in esterni e anche in questo film le immagini della natura o del villaggio non sono mai banali. Ritroviamo anche un’altra sua dote e cioè quella di individuare e dirigere con sapienza giovani attrici che sotto il suo comando trovano notevole espressività. La bellezza malinconica di Oomasa Aya con un occhio vitreo è in alcuni momenti irresistibile. [FP]
Fantastica trama, lo devo recuperare assolutamente. Mi piace quando certi registi si inoltrano con cognizione di causa in territori talmente bislacchi. ciao, c
Sì, in effetti è un film curioso. Inoltre, ai miei occhi ha il merito di non essere "urlato" come certi film di Miike (peraltro geniale). Hiroki è uno dei miei registi preferiti.