Moteki (モテキ, Love strikes!)
Moteki (モテキ, Love Strikes!). Regia: Ōne Hitoshi. Soggetto: dal manga di Kubo Mitsuro. Sceneggiatura:, Kubo Mitsuro, Ōne Hitoshi. Fotografia: Yamamoto Wataru. Montaggio: Ishida Yusuke. Direttore artistico: Sasaki Hisashi. Musica: Iwasaki Taisei. Produttore: Kawamura Genki. Produzione: Toho, TV Tokio, Kodansha. Cast: Moriyama Mirai, Nagasawa Masami, Aso Kumiko, Naka Riisa, Maki Yoko, Lily Franky. Durata: 118′. Uscita nelle sale giapponesi: 23 settembre 2011
Link: Sito ufficiale – Mark Schilling (Far East Film Festival Udine) – Miguel Douglas (iSugoi.com)
Primo film del regista, ispirato ad una serie televisiva di successo, Love Strikes! narra dell’educazione sentimentale di un trentenne timido e imbarazzato. Fujimoto Yukiyo è un ragazzo inesperto in fatti d’amore ed è alle prese con un nuovo lavoro in cui il capo, come i colleghi, lo deridono per questa sua condizione che ben si palesa nella mimica del personaggio, nelle gag di cui è artefice e contemporaneamente vittima. Situazioni comiche che incalzano nella prima parte della pellicola, danno slancio ad un ritmo narrativo volto ad attenuarsi nello sviluppo dell’intreccio. Il suo conflitto interiore è reso esplicito dalla voce di commento, dal filtro di una soggettività che ironicamente deforma la visione, la quale si rende sintomo di un complesso e di una difficoltà relazionale. I migliori e divertenti sketch coinvolgono acrobatiche mosse con cui evita situazioni potenzialmente imbarazzanti (quando cerca di baciare per la prima volta Miyuki), intento a nascondere le sue più istintive pulsioni e permettendo così alla commedia di assumere un tono leggero che volge però ad alleviare il suo schietto umorismo per concentrarsi sulle dinamiche sentimentali volte a situare il protagonista al centro di una serie di equivoci e snodi narrativi piuttosto prevedibili. Il titolo originale Moteki, infatti è un termine che designa quel periodo in cui si diventa attraenti e si scopre di essere oggetto di interesse per l’altro sesso: motore narrativo teso ad alimentare l’avvicendamento degli accadimenti. Yukiyo nella sua condizione alienata, chattando, viene in contatto con un ragazzo che, incontrando di persona ad un appuntamento, scopre essere la bella Miyuki a sua volta attratta da lui, ma impegnata con un uomo sposato. La situazione si complica ulteriormente quando anche la collega Rumiko intrattiene una relazione col protagonista, dando origine ad una classica articolazione in cui il triangolo amoroso si raddoppia, nonostante l’indubbia attrazione reciproca fra i due personaggi principali.
Tramite dei sentimenti ed elemento retorico di rilevante importanza è la musica che assume la sua piena funzione tematica, didascalica e narrativa, oltre che espressiva. Appassionato di cultura pop di cui scrive per un sito di tendenza, frequentatore di concerti e di sfrenati karaoke, Yukiyo è cantante in siparietti rock nei quali la sua emotività si dichiara esplicitamente attraverso i testi delle canzoni e dove prende forma in coreografie tipiche del musical.
Un esordio da regista, quello di Ōne Hitoshi, che ha riscosso successo grazie anche all’interpretazione della protagonista femminile Nagasawa Masami e che ha ottenuto quattro nomination per il Japan Academy Awards, una delle quali proprio per il ruolo di attrice protagonista. [Davide Morello]