Itsukaichi monogatari (五日市物語, Itsukaichi’s Tale)
Itsukaichi monogatari (五日市物語, Itsukaichi’s Tale). Regia, soggetto e sceneggiatura: Kobayashi Hiroshi. Fotografia: Kurihara Ikumi. Musica: Hara Yuki. Interpreti: Endō Kumiko, Yamazaki Yoshiyuki, Kusamura Reiko, Inoue Junichi, Natsuki Yōko. Produttori: Kurihara Tatsuo, Ozaki Yoshimi, Takahashi Toshihiko. Durata: 119′. Uscita nelle sale giapponesi: 12 novembre 2011.
Link: Sito ufficiale – Daily Yomiuri Online (in inglese)
Link: Sito ufficiale – Daily Yomiuri Online (in inglese)
Punteggio ★★1/2
Yuri (Endo Kumiko) lavora in una società che raccoglie storie e informazioni per preparare i programmi televisivi. Un’emittente richiede un rapporto su Itsukaichi, un storico paesino di origini medievali che nel 1995 è stato fuso con il paese di Akigawa per formare la cittadina di Akiruno, nella parte settentrionale dell’area metropolitana di Tokyo. Viene incaricata Yuri, che accetta controvoglia di andare a Itsukaichi. Arrivata nella cittadina, si reca in comune per chiedere informazioni e incontra Yusuke (Yamazaki Yoshiyuki), un funzionario interessato alla storia della città. Yusuke guida Yuri alla scoperta di Itsukaichi e del suo retaggio e pian piano la sensibilità di Yuri inizia a trasformarsi. L’incontro con Toshiko, una anziana signora che gestice una pensione tradizionale (Kusamura Reiko), accelera la trasformazione. Passo dopo passo, Yuri conosce e apprezza le piccole gioie della vita di campagna e della tradizione culturale giapponese che aveva dimenticato o che addirittura non conosceva e, soprattutto, attraverso di esse ritrova se stessa e uno scopo nella vita. Storie del passato e storie del presente si intersecano in maniera divertente e anche il burbero capo di Yuri, venuto a controllare cosa sta succedendo, non è indenne dalle sorprese ….
La storia è gracile ma non sciocca e il film, pur senza particolare originalità scorre placido e gradevole fino al suo dolce termine. Ciò che è forse più curioso – come riporta lo Yomiuri Shinbun Online del 2 ottobre 2010 – è il fatto che il film è stato scritto e diretto da un funzionario comunale di Akiruno allo scopo di illustrare le bellezze della sua città per attrarre i visitatori ed è prodotto principalmente dall’Akiruno Film Festival e dagli abitanti dell’area. Caso molto singolare nel panorama della produzione cinematografica, è inoltre costato circa 300.000 euro e molti componenti dello staff hanno lavorato senza farsi pagare. A conferma della bontà del progetto e del risultato conseguito, il film ha poi avuto una sua circolazione in sala e il dvd è regolarmente venduto dai principali distributori internazionali.
La storia è gracile ma non sciocca e il film, pur senza particolare originalità scorre placido e gradevole fino al suo dolce termine. Ciò che è forse più curioso – come riporta lo Yomiuri Shinbun Online del 2 ottobre 2010 – è il fatto che il film è stato scritto e diretto da un funzionario comunale di Akiruno allo scopo di illustrare le bellezze della sua città per attrarre i visitatori ed è prodotto principalmente dall’Akiruno Film Festival e dagli abitanti dell’area. Caso molto singolare nel panorama della produzione cinematografica, è inoltre costato circa 300.000 euro e molti componenti dello staff hanno lavorato senza farsi pagare. A conferma della bontà del progetto e del risultato conseguito, il film ha poi avuto una sua circolazione in sala e il dvd è regolarmente venduto dai principali distributori internazionali.
Inutile dire che i luoghi magnificati nel film fanno davvero venir voglia di fare un viaggio. [Franco Picollo]