Il meglio e il peggio del 2013 secondo Eiga Geijutsu (Eiga Geijutsu Best and Worst 2013)
Dopo «Kinema Junpō», anche la rivista rivale, la più elitaria «Eiga Geijutsu», incorona Pekorosu no haha ni ai ni iku quale film giapponese dell’anno. Il film è tratto da un manga originariamente auto prodotto dal suo autore, Okano Yūichi, ed è diretto dal veterano Morisaki Azuma, oggi ottantasettenne, un artigiano del cinema giapponese che entrò nella Shōchiku alla fine degli anni Cinquanta, lavorando come sceneggiatore per Yamada Yōji, per debuttare poi alla regia nel 1969 con Kigeki: onna wa dokyō (Woman Cant’ Be Beaten). «Pekorosu» è un soprannome che potrebbe essere tradotto come «testa di cipolla» a indicare la calvizie del protagonista. Il significato del titolo del film è così quello di «Pekorosu va dalla madre». La storia è quella di un uomo che decide di prendersi cura dell’anziana madre affetta da demenzia senile.
Le due classifiche di «Eiga Geijutsu» – quella dei migliori e quella dei peggiori film dell’anno – confermano, in alcuni casi, e smentiscono, in altri, il giudizio critico su alcuni dei più importanti film della stagione. Fra i film che anche altrove sono stati apprezzati ci sono quelli di Aoyama Shinji, Ishii Yūya, Yamashita Nobuhiro, Okita Shūichi e Takahata Isao. Cui si aggiunge il Kurosawa di Real, altrove piuttosto ignorato. Fra i flop dell’anno si ritrovano invece diversi nomi illustri come quelli di Yamada Yōji – il «peggiore» –, Sono Sion, Sakamaoto Junji, Matsumoto Hitoshi, Mitani Kōki, Miike Takashi e, soprattutto, quelli di Miyazaki Hayao e Koreedea Hirozaku, i cui The Wind Raises e Like Father, Like Son sono stai considerati dal resto della critica, sia quella giapponese, sia quella internazionale, come i migliori lavori dell’anno.
Queste le due classifiche di «Eiga Geijutsu»
BEST
1. Pekorosu no haha ni ai ni iku (ペコロスの母に会いに行く) di Morisaki Azuma
2. Tomogui (共喰い, Backwater) di Aoyama Shinji
3. Fune wo amu (舟を編む, The Great Passage) di Ishii Yūya
4. Koi no uzu (The Vortex of Love) di Ohne Hitoshi
4. Nani mo kowai koto wa nai (There’s Nothing Afraid Of) di Saito Hisashi
6. Moratorium Tamako (もらとりあむタマコ, Tamako In Moratorium), di Yamashita Nobuhiro
7. Real – Kanzen naru kubinagaryû no hi (Real) di Kurosawa Kiyoshi
8. Flashback Memories 3D (フラッシュバックメモリーズ3D) di Tetsuaki Matsue
8. Yokomichi Yonosuke (横道世之介、A Story of Yonosuke) di Okita Shūichi
10. Kaguya-hime no monogatari (The Tale of Princess Kaguya) di Takahata Hisao
10. Sensō to hitori no onna (戦争と一人の女, A Woman and the War) di Inoue Jun’ichi
WORST
1. Tokyo kazoku (東京家族 Tokyo Family) di Yamada Yōji
2. Kaze tachinu (風立ちぬ The Wind Raises) di Miyazaki Hayao
3. Jigoku de naze warui (地獄でなぜ悪い Why Don’t You Play in Hell) di Sono Sion
4. Jinrui shikin (人類資金、Human Trust) di Sakamoto Junji
5. R100 (Idem) di Matsumoto Hitoshi
5. Soshite chichi ni naru (そして父になる Like Father, Like Son) di Koreeda Hirokazu
7. Shonen H (少年H A Boy Called H) di Furuhata Yasuo
8. Kiyosu kaigi (清須会議, The Kiyosu Conference) di Mitani Kōki
9. Wara no tate (藁の楯 わらのたて Shield of Straw) di Miike Takashi
10. Gacchaman (ガッチャマ Gatchaman) di Satō Tōya
10. Kyōaku (凶悪The Devil’s Path) di Shiraishi Kazuya
10. Sensō to hitori no onna (戦争と一人の女, A Woman and the War) di Inoue Jun’ichi