Sonatine 2: il ritorno

Il 7 aprile del 2017 ‘Sonatine’ pubblicava il suo ultimo post. Oggi, a 4 anni esatti di distanza, ‘Sonatine’ annuncia la sua rinascita. Sì, siamo quasi pronti. Una nuova redazione (ma anche qualcuno della ‘vecchia guardia’), un nuovo gruppo di lavoro e nuove energie. Ci auguriamo di rimanere, come è stato per la precedente edizione, un punto di riferimento per tutti gli appassionati di cinema giapponese; non solo di quello contemporaneo, ma anche di quello del passato (sì, una delle novità di ‘Sonatine’ sarà che ci occuperemo anche dell’epoca classica; dei ‘grandi’ autori, e di quelli ‘minori’, di film poco conosciuti, di generi e tendenze di cui, almeno qui in Italia, si sa ancora troppo poco). Recensioni, news, approfondimenti e video-interventi diverranno un appuntamento settimanale. Quando saremo pronti? Fra poco, fra pochissimo (e un grazie a Franco Picollo, il vero animatore della prima stagione di ‘Sonatine’ che tutti speriamo voglia un giorno unirsi anche alla seconda).

Nell’attesa, vi proponiamo di ingannare il tempo, se vi va, con la lettura di un piccolo, ma intenso volume: La vergine eterna. Breve storia di Hara Setsuko, musa di Ozu, di Claudia Bertolé. Pubblicato di recente da Bietti Edizioni nella collana Fotogrammi, in occasione dei cento anni dalla nascita dell’attrice avvenuta a Yokohama il 17 giugno 1920, il volume vuole rendere onore a una delle più importanti e iconiche interpreti di tutti i tempi. Della diva, che visse in un periodo storico di trasformazioni epocali, si ripercorre la filmografia e di conseguenza se ne tratteggiano i tanti personaggi ai quali diede corpo con gesti, sguardi, e con l’inconfondibile sorriso: figlie devote, mogli perplesse, vedove, dee del focolare, donne all’apparenza imperturbabili, ma anche ambigue. Hara Setsuko, “The Garbo of Japan”.