SPECIALE TOYODA TOSHIAKI
★★★★
Go Seppuku Yourselves è un cortometraggio jidaigeki (film in costume, di samurai) di 26 minuti che conferma come Toyoda Toshiaki sia oggi uno dei registi contemporanei la cui vocazione di outsider si realizza in un cinema davvero non-integrato al sistema (politico e cinematografico) che di per sé lo rende degno di attenzione, almeno per chi continua a pensare al cinema non come a qualcosa di omologato ma, al contrario, come un mezzo attraverso cui esprimere la propria rabbia e il proprio malcontento, sia sul piano sociale, sia su quello esistenziale. Il film si divide in tre parti: nella prima una donna ripresa di spalle, e in slow motion, si avvicina a un pozzo sino a rivelare la maschera da demonio che indossa. Nella seconda, che si svolge nel retrobottega di una farmacia, giacciono alcuni malati, vittime di un’epidemia (che il film voglia anche essere una metafora dei tempi attuali?) causata dall’avvelenamento delle acque. Chi non ha soldi non può ricevere alcuna medicina. Nella terza parte, la più lunga, un samurai Raikan (Kubokuza Yōsuke, attore che ha già lavorato con Miike Takashi, Sono Sion, Scorsese e lo stesso Toyoda) è accusato di essere colui che ha avvelenato le acque del villaggio e costretto a fare seppuku. Al suo fianco, nel ruolo di assistente, colui che dovrà tagliare la testa a Raikan dopo che questi si è aperto il ventre, c’è Danpe. Prima di eseguire il proprio macabro rituale, Raikan prende la parola e accusa gli uomini del potere (proprio come accadeva nel celebre Harakiri, Seppuku, di Kobayashi Masaki, 1962) di essere loro, con le loro malefatte e la loro arroganza, la vera epidemia che attanaglia il Paese e costringe i poveri alla morte.
Girato con modi ieratici (proprio come lo era il film di Kobayashi) per l’attenta composizione delle inquadrature, i sinuosi movimenti di macchina, le musiche affidate a percussioni e flauti, e la direzione degli attori, Go Seppuku Yourselves chiude la “Trilogia della Resurrezione,” aperta con Wolf’s Calling (2019) e proseguita con The Day of Destruction (2020).
Dario Tomasi
Titolo originale: 全員切腹 (Zen’in Seppuku). Sceneggiatura e regia: Toyoda Toshiaki. Fotografia: Maki Kenji. Scenografia: Sasaki Takashi. Costumi: Miyamoto Masae. Musica: Mars 89, Seppuku Pistols, Naganome Kenta, Sumiyoshi Yūta. Interpreti: Kubozua Yōsuke (Raikan), Shibukawa Kyiohiko (Danbee), Naito Masaki. Produzione: Immagination, Toyoda Films. Durata: 26’.