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SONATINE CLASSICS

SONATINE

Il blog dedicato al cinema giapponese contemporaneo e classico

THE GREAT YOKAI WAR: GUARDIANS (Yōkai Daisenso Gâdianzu, MIIKE Takashi, 2021)

ASIAN FILM FESTIVAL

ROMA 7-13 APRILE 

★★★


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Prolifico, spiazzante, ecclettico, disturbante: tra i numerosi aggettivi associati a Miike forse, per questo suo ultimo film, ecclettico è quello giusto. Ancora una volta il regista giapponese affronta un genere, il fantasy, che, probabilmente, nell’immaginario dello spettatore del Miike mainstream non ci si aspetterebbe.
 A riprova che il suo cinema non è solo violenza estrema mista a erotismo perverso (Audition per citare una delle sue opere più celebri), horror o yakuza film, con The Great Yokai War: Guardians, sequel di The Great Yokai War del 2005 (a sua volta remake del film Daiei eiga kabushiki kaisha del 1968 diretto dal regista Kuroda Yoshiyuki), il regista nipponico stacca la spina dalle sue ossessioni più estreme per dedicarsi all’immaginario del folklore giapponese – rappresentate generalmente da figure demoniache e maligne che, di solito, vengono risvegliate da una sorta di “letargo” – gettando così il terrore tra le persone. Tra queste creature – come scrive Hélène Gregorio (La mostruosità nel Giappone antico e moderno. Dal folklore al cinema, le creature sovrannaturali e la loro percezione, Ca’ Foscari 2016, Tesi di laurea) – dai volti trasfigurati e trasudanti crudeltà, che incarnano per antonomasia demoni, mostri e creature malvagie appartenenti a un “mondo altro”, ci sono, come suggerisce il titolo del film, gli yōkai. Ma veniamo alla galleria dei mostri presenti in questo film: tra le creature più belle (molte delle quali già presenti nel film del 2005), annoveriamo sicuramente, nelle file dei buoni, la principessa che soffia un vento gelido e cristallino e che si innamora del personaggio “infuocato”, oppure la donna dal collo lunghissimo, come se fosse un serpente, mentre, dal lato dei cattivi, il mostruoso ragno gigante che ricorda molto un’altra creatura, ovvero il ragno con la testa umana del bellissimo Hiruko the Goblin (Hiruko/Yōkai Hantā 1991) di Tsukamoto Shinya (da notare come anche nel titolo compaia la parola yōkai accanto a Hiruko che, sempre nella mitologia giapponese, rimanda a un bambino deforme).

Partendo quindi da questo background di miti dell’antico Giappone, Miike costruisce un film “per famiglie” avvincente e divertente, strizzando l’occhio ai piccoli spettatori, dosando con maestria fantasy e creature a metà tra il buffo e lo spaventoso ma, soprattutto, mettendo al centro, come protagonisti, i due fratelli Watanabe uno dei quali, Kei, altri non è che l’erede di un cacciatore di mostri di oltre 1000 anni prima e al quale sarà affidato, suo malgrado, il compito del salvatore predestinato. Come abbiamo già sottolineato, assai godibile è la galleria dei personaggi “buoni” creata da Miike, un campionario di varia umanità deforme e mostruoso. Dopo il prologo, che ci mostra il risveglio dello yōkai dalla Fossa Magna e la distruzione di una città (il tutto scambiato dalle autorità come un semplice terremoto), il piccolo Kei, attraverso una sorta di porta magica, accede a questo mondo misterioso diventando a poco a poco consapevole del suo ruolo salvifico e raccogliendo l’eredità del guerriero. Una storia che è anche un inno all’amicizia e alla solidarietà fraterna, una prima sfida per i due bambini che equivale a un percorso di formazione, di crescita e di ricerca della figura paterna, efficacemente svelata da Miike nel finale, con un suggestivo effetto luministico. Per questa volta il mondo è salvo dalla minaccia yōkai, ma chissà che Miike non torni con un terzo episodio della saga.

Valerio Costanzia


Titolo originale:  妖怪大戦争 ガーディアンズ (Yokai Daisenso: Guardiani); regia: Miike Takashi; sceneggiatura: Watanabe Yûsuke; fotografia: Yamamoto Hideo; montaggio: Sagara Naoichirô; interpreti: Terada Kokoro (Watanabe Kei), Sugisaki Hana (Guerriero con maschera di volpe), Andô Sakura (Ubume), Ohkura Kôji (Shojo), Miura Takahiro (Tengu), Endô Ken’ichi (Yadokai); produzione: Oriental Light and Magic (OLM), CyberAgent, Fujishoji, Hikari TV, Kadokawa, Movie Walker, TV Tokyo, Toho Company; durata: 118’; uscita in Giappone: 13 agosto 2021.   

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