SENSEI, WOULD YOU SIT BESIDE ME? (Sensei, watashi no tonari ni suwatte itadakemasenka?, HORIE Takahiro, 2021)
NIPPON CONNECTION On Demand (29 maggio – 6 giugno 2022)
Una storia di relazioni pericolose, di adulterio, di vendetta, nella quale i confini tra realtà e immaginazione si fondono sulle tavole di un manga.
Sawako è sposata da cinque anni con Toshio, tutti e due lavorano nel mondo dei fumetti. Lui era un maestro del genere, ma poi ha un po’ perso l’ispirazione, lei invece sta per iniziare una nuova opera. Toshio ha una relazione con la editor di entrambi, Chika, e nonostante fra i tre in apparenza i rapporti siano amichevoli, Sawako non sembra all’oscuro della tresca del marito. Proprio il nuovo manga al quale sta lavorando sarà lo strumento che svelerà l’allontanamento sempre più profondo da Toshio a causa del suo adulterio e lo sbocciare di una nuova relazione, con il proprio istruttore di guida.
Il tono lieve e da commedia utilizzato dal giovane regista Horie Takahiro non deve ingannare: un sottile senso di inquietudine aleggia nella vita di Sawako e Toshio, fatto di parole non dette, di un mancato contatto fisico e di porte chiuse, come quella, proprio in apertura, dietro alla quale rimane in piedi, immobile, la donna, mentre dall’altra parte il marito accompagna premuroso Chika fuori casa, ma non fuori dalla sua vita.
A poco a poco lo sviluppo pericoloso delle relazioni prende forma e così nel quadro quasi bucolico di una visita in campagna dalla madre di lei in piena estate, l’intreccio di fantasia e realtà si alimenta del talento di Sawako che sulle tavole disegnate racconta la propria nuova relazione con l’affascinante istruttore (che, neanche a dirlo, l’ha aiutata a superare il blocco psicologico per la guida), prevede scenari e ipotizza nuove direzioni da percorrere.
Quasi una rinata marchesa di Merteuil che gioca al gatto e al topo con il marito (forse anche con l’amante?) e la stessa Chika, arrivata anche lei nella casa fuori città: se l’originale de Les Liaisons Dangereuses utilizzava parole vergate su lettere per i suoi maneggi, Sawako si affida al segno scritto sulle tavole del manga per accennare, indurre, sottilmente provocare. In sostanza per manipolare.
Nel film, suddiviso in capitoli, come il fumetto, presente ipotetico e reale si intersecano in odore di media mix, a suggerire il gioco delle relazioni in uno scenario postmoderno, nel quale stimoli e soluzioni hanno origine in universi mediatici correlati.
«Sapevo che non l’avresti perdonato». La madre di Sawako intuisce e interpreta i silenzi della figlia, i suoi sguardi, i gesti trattenuti. Kuroki Haru (la ricordiamo, tra gli altri, per i ruoli in The Great Passage di Ishii Yuya del 2013 e A Bride For Rip Van Winkle di Iwai Shunji del 2016) ci rende un personaggio femminile ambiguo e complesso, all’apparenza dimesso e passivo, ma che nel dispiegarsi della vicenda lascia che si insinui il dubbio che sotto la tranquillità si agiti un’anima mossa da una volontà decisa, oltre che razionale e lucida. Il gioco al massacro nel quale trascina Toshio non fa prigionieri. Il marito si lascia condurre, fin troppo facilmente, nel baratro di vendetta; solo Chika sembra infine quasi avere un’espressione di ammirazione per lo schema inventato, disegnato (nel vero senso della parola) e messo in atto da Sawako.
Claudia Bertolé
Titolo originale: 先生、私の隣に座っていただけませんか? (Sensei, watashi no tonari ni suwatte itadakemasenka?); regia e sceneggiatura: Horie Takahiro; fotografia: Hirano Rei; musica: Watanabe Takuma; interpreti: Kuroki Haru (Hayakawa Sawako), Emoto Tasuku (Hayakawa Toshio), Fubuki Jun (Shimojo Mayumi), Honda Nao (Sakurada Chika), Kaneko Daichi (Shintani Ayumi); produzione: Nikkatsu; prima uscita Giappone: 10 settembre 2021; durata: 119’.