CAFUNE (KINEMURA Haruki, 2023)
OSAKA ASIAN FILM FESTIVAL 10-19 MARZO 2023
di Dario Tomasi
Film indipendente, diretto da Kinemura Haruki, al suo esordio alla regia, che narra con fresca delicatezza la storia di un’adolescente alle prese col dramma di una maternità non prevista.
In un villaggio di mare, la giovane Mio, una studentessa delle superiori, ha una relazione con Nagisa. Un giorno la ragazza scopre di aspettare un bambino. Non trovando il coraggio di parlarne né col fidanzato, né con i genitori, si confida con l’amica Natsumi. Il momento della resa dei conti, non potrà però essere ritardato ancora a lungo.
Con una sensibilità che riesce a non essere mai leziosa, come troppo spesso accade in certa narrativa giapponese contemporanea, Cafune mette in scena i sentimenti e le inquietudini di un mondo che appena uscito dall’adolescenza si trova costretto, senza quell’intervallo che gli sarebbe necessario, a confrontarsi con le difficoltà della vita adulta. Giocando sui silenzi e le attese, le esitazioni del dire e il timore delle sue possibili conseguenze, il film si affida a diversi primi piani della sua brava protagonista che hanno il compito di veicolarne tutte le ansie, le paure e le incertezze. Poco alla volta, l’intimo dramma di Mio è condiviso da altri personaggi (non solo l’amica Natsumi e il fidanzato Nagisa, ma anche dai genitori della coppia) ognuno dei quali ha una diversa, ma sempre motivata, reazione. Il registro scelto evita gli eccessi (salvo forse nella scena del confronto fra Nagisa e la madre), sia negli episodi della storia narrata che nel suo modo di rappresentarla, collocandosi in un ambito che si potrebbe definire di pacato minimalismo. Pur in tutta la sua esile gracilità, Mio si dimostra una donna forte, nel momento in cui, contro l’opinione di tutti, deciderà di diventare madre, nonostante il suo giovane compagno non se la senta di compiere un passo simile. Due diverse scelte, che tuttavia non mineranno i loro reciproci sentimenti. Semplicemente, Mio aspetterà che anche Nagisa si senta pronto a diventare padre. Le realtà che nello stesso tempo uniscono e dividono i due, sono visivamente ben espresse dalla scena del loro decisivo confronto sul porticciolo. Da una parte con l’uso del formato largo dell’immagine, che consente, collocando i personaggi ai lati opposti del rettangolo, di indicarne tutta la distanza; dall’altra, col ricorso a un simile abbigliamento (camicia bianca, gonna o pantaloni neri, scarpe ancora bianche) che ne esprime, al contrario, la vicinanza. Un bell’esordio che conferma la capacità di certo cinema giapponese di indagare e rappresentare con partecipata discrezione il gioco dei sentimenti umani.
Titolo originale: カフネ (Cafune); regia: Kinemura Haruki; sceneggiatura: Miu Chiba, Kinemura Haruki; interpreti: Yamazaki Suika, Taishi, Matsumoto Isana, Irie Takashi, Dakura Ichika; produzione: Yoshida Mitsuho; uscita in Giappone: Osaka Asian Film Festival 3 ottobre 2023 (anteprima mondiale); durata: 66’.