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SONATINE CLASSICS

SONATINE

Il blog dedicato al cinema giapponese contemporaneo e classico

CONVENIENCE STORY (Konbiniensu sutoorii, MIKI Satoshi, 2022)

Speciale Far East Film Festival 21-29 aprile 2023

di Matteo Boscarol

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Una surreale discesa in una sorta di purgatorio pop per Miki Satoshi, che in questo suo ultimo lavoro più che mai, decide di affidare l’efficacia del lungometraggio all’elemento visivo e alle atmosfere create più che all’intreccio narrativo. 

Katō è un giovane aspirante sceneggiatore che cerca di far breccia nell’industria proponendo le sue idee ad una produttrice alquanto particolare che sembra non curarsi di lui. Il ragazzo vive con la fidanzata Zigzag, aspirante attrice, che un giorno viene finalmente scelta per una parte, e con il cane di lei, Cerberus. Con Zigzag assente, Katō, una notte e in piena crisi creativa, si accorge che è finito il cibo preferito di Cerberus e si reca così alla ricerca di un convenience store dove comprarglielo. Una volta entrato nel negozietto però, cominciano a succedere una serie di fatti apparentemente senza senso che lo trasportano in un isolato e decrepito convenience store, abitato da una giovane ragazza e da un uomo di mezza età. 

Lavoro adattato da un soggetto originale scritto da Mark Schilling, critico cinematografico di lunga data per il “Japan Times”, Convenience Story si rivela comunque, in tutto e per tutto, una creazione di Miki Satoshi. In linea con la vena surreale e stralunata che caratterizza la maggior parte della sua produzione, da Adrift in Tokyo (2007) a Instant Swamp (2009), fino all’ultimo e poco amato dal pubblico What to Do With the Dead Kaijū? (2022), Miki realizza qui un film che si tiene in equilibrio, in alcune parti meglio che in altre, fra il puro divertissement senza scopo e la riflessione filosofica sul destino e sul lavoro dello scrittore. 

Come ripetuto dallo stesso regista, in alcune presentazioni, “è un film senza senso”, ma proprio per questo si tratta, specialmente dopo ripetute visioni, di un lavoro che contiene diverse e possibili letture allegoriche. È forse questo il miglior modo per affrontare Convenience Story, entrare al suo interno come si entrerebbe in un quadro astratto o in un’opera d’arte contemporanea e, come si scriveva in apertura, da esperire quindi prima di tutto per le sue atmosfere e le sensazioni che provoca. Proprio per questi motivi, il cinema e il grande schermo sarebbero le condizioni ideali in cui vederlo, questo anche perché il lavoro fatto sui colori, e più in generale dalla fotografia e in post-produzione, è ottimo. Ogni scena che vuole trasmettere qualcosa di diverso lo fa infatti attraverso l’uso delle luci e del contrasto creato dai colori e dalle ambientazioni usate. In queste si inseriscono in maniera abbastanza fluida le interpretazioni dei protagonisti, da notare soprattutto Narita Ryō nel ruolo di Katō e Maeda Atsuko in quello di Keiko, che riescono, specialmente quest’ultima, a incarnare quel senso di essere fuori posto e al confine fra due mondi, tipico delle produzioni isekai (vicende in cui un personaggio è trasportato in un universo parallelo), che caratterizza il film. Questo anche grazie ad una recitazione che in alcuni frangenti è volutamente sfasata e innaturale ed è una bella conferma vedere come Maeda, che una decina di anni fa divenne famosa, ancora giovanissima, come uno dei membri del gruppo sensazione AKB48, sia riuscita a crearsi una carriera cinematografica non indifferente, come testimoniano almeno le sue numerose collaborazioni con Kurosawa Kiyoshi. 

Forse Convenience Story divaga nel suo mondo a cavallo tra sogno e veglia un po’ troppo a lungo, specialmente nella sua parte centrale, ma si riscatta nell’ultima mezz’ora quando alcuni dei nodi narrativi che emergono durante il film vengono sciolti.


Titolo originale: コンビニエンス ストーリー (Konbiniensu sutoorii); regia e sceneggistura: Miki Satoshi; soggetto originale: Mark Schilling; fotografia: Takada Haruyuki; montaggio: Tominaga Takashi; musica: Ueno Kōji; interpreti e personaggi: Narita Ryō (Katō), Maeda Atsuko (Keiko), Rokkaku Seiji (Nagumo), Katayama Yuki (Zigzag), Fuse Eri (Kunikida), Shibukawa Kiyohiko (regista); distribuzione:Tōei Video; prima uscita in Giappone: 5 agosto 2022; durata: 97′

 

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