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SONATINE CLASSICS

SONATINE

Il blog dedicato al cinema giapponese contemporaneo e classico

SHE IS ME, I AM HER (Watashi no naka no kanojo, NAKAMURA Mayu, 2022)

FAR EAST FILM FESTIVAL 25

Udine 21 – 29 Aprile 2023

di Marta Bonfiglio e Carlotta Cacciatori

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Cosa accade quando non possiamo affidarci alla presenza degli altri? È quello che abbiamo dovuto vivere durante i mesi più duri della pandemia ed è quello che le protagoniste di queste quattro storie vivono con la pandemia sullo sfondo delle loro esistenze.

She Is Me, I am Her è l’ultimo lungometraggio della regista Nakamura Mayu. In questo film antologico la regista racconta quattro storie diverse collegate da un fil rouge: l’isolamento e la solitudine causati dalla pandemia.

Nel primo racconto ci troviamo immersi nella conversazione tra tre amici, chiacchierano e bevono, la telecamera è fissa su ciascuno di loro e non sembra esserci nulla di strano mentre li guardiamo girarsi l’uno verso l’altro per scambiare qualche parola. Ma tutti e tre sono soli, divisi dalla pandemia e i movimenti sono solo un riflesso che simboleggia il bisogno di vicinanza verso l’altro, che però è assente e può essere raggiunto solo tramite il telefono.

Someone to Watch Over Me

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Nel secondo racconto invece ci troviamo di fronte a una donna che vive sola nel suo piccolo appartamento e a un fattorino che ha il compito di consegnarle il cibo che lei ordina. Nulla di strano fino a qui, se non fosse che il cibo viene poi fatto consumare al fattorino stesso sotto lo sguardo in estasi della donna, che sembra quasi godere di un piacere profondo alla vista di quell’uomo che ingurgita con così tanta foga. 

Ms. Ghost

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Tratto da una storia vera, il terzo episodio intitolato Ms. Ghost, racconta la storia di una lavoratrice del sesso, interpretata da Nahana, che per strada incontra un’anziana senzatetto (Asada Miyoko). Parlando scoprono di avere un’ambizione in comune: entrambe speravano di diventare attrici, ma per cause di forza maggiore, tra cui la pandemia, hanno intrapreso percorsi diversi e decisamente più tristi, come si scoprirà nell’epilogo dell’episodio.

Deceive Me Sweetly

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In questo ultimo episodio, Nahana interpreta una donna cieca, a cui fa visita un truffatore telefonico (Uemura Yu), con la scusa di dover ritirare dei soldi per le spese mediche del suo collega di lavoro, nonché fratello della donna. Come nelle altre storie c’è una svolta inaspettata che, in questo caso, conduce a un finale appagante e speranzoso.

I quattro episodi sono caratterizzati dal dolore delle protagoniste principali, interpretate tutte dall’attrice Nahana, e funzionano bene anche come narrazioni autonome. Infatti, come rivelato da Nakamura stessa, la prima storia è stata girata precedentemente alle altre tre, con l’idea iniziale di farne un cortometraggio. Il film nel suo insieme è stato realizzato con un budget minimo, ma, grazie alla semplicità di tutte le sue componenti, analizza creativamente l’impatto che la pandemia ha avuto su esistenze normali e anche meno comuni.


Titolo originale: ワタシの中の彼女 (Watashi no naka no kanojo); regia e sceneggiatura: Nakamura Mayu; fotografia: Tsuji Tomohiko; interpreti: Nahana, Asada Miyoko, Uemura Yu, Urabe Fukako; produzione: Asano Hirotaka; durata: 69′; uscita in Giappone: 26 novembre 2022.

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