The Blood of Wolves (Korō no chi, SHIRAISHI Kazuya, 2018)
Speciale Kōji Yakusho
di Vittorio Renzi
A metà fra film poliziesco e yakuza eiga, il film di Shiraishi Kazuya sembra guardare da una parte a certi polizieschi statunitensi come Affari Sporchi (Internal Affairs, 1990, di Mike Figgis) o Terzo grado (Q & A, Sidney Lumet, 1990), dall’altro al cinema rivoluzionario di Fukasaku Kinji, dal quale riprende sia la complessità dei plot sulle guerre fra clan rivali della yakuza, sia il dinamismo della regia e l’esagitazione della recitazione. Su tutto e tutti spicca la figura sorniona e imprevedibile del detective Ōgami Shōgo, interpretato dal sempre magnifico Kōji Yakusho in un ruolo un po’ diverso rispetto a quelli cui ci ha abituati.
Hiroshima, Giappone. La giovane recluta Hioka Shūichi (Matsuzaka Tori) viene assegnato alla seconda unità investigativa sotto Ōgami Shōgo (Kōji Yakusho), un detective che si dice abbia legami con il clan Odani. I due indagano sul caso di persona scomparsa, un dipendente di una società finanziaria affiliata alla yakuza. Le cose si complicano quando arriva in città il clan rivale Kakomura. Hioka si trova così ad affrontare i criminali spietati dei due clan avversi, mentre al contempo nutre sempre più sospetti su Ōgami.
Come molti film di yakuza (e soprattutto quelli di Fukasaku), la trama è talmente piena di personaggi e avvenimenti che si rischia di perdere il filo. Ma il caos trova qui la sua giustificazione e tematizzazione nell’inesperienza di Hioka, del tutto impreparato ad affrontare la complessità degli eventi nei quali si ritrova come gettato nel mezzo con una benda sugli occhi.
Questa benda è, paradossalmente, la sua adesione bacchettona ai principi e alle regole che ha studiato all’Accademia e che conosce a menadito, ma che si rivelano del tutto inutili nel momento in cui si trova a confrontarsi non solo col mondo reale, ma anche con il comportamento amorale e apparentemente irrazionale del suo eccentrico partner e capo, Ōgami. Il quale non si fa scrupoli a bere durante il servizio, accompagnarsi con prostitute e cimentarsi in interrogatori brutali trasgredendo a ogni regolamento. Durante la loro prima sortita per un’indagine, mentre si trovano in una sala pachinko, Ōgami manipola l’ingenuo Hioka che si ritrova suo malgrado in una colluttazione con un becero membro della yakuza, uscendone malconcio. Tutta la prima metà del film è dedicata da un lato a tratteggiare l’ambiente della malavita in cui i due detective si muovono, dall’altro ad evidenziare i loro caratteri opposti, in maniera un po’ troppo schematica e in odore di cliché (i titoli americani citati all’inizio costituiscono un immediato esempio).
Tuttavia il regista-sceneggiatore rende il tutto molto più allettante grazie ai tocchi umoristici e quasi surreali con cui dipinge sia Ōgami sia le situazioni che, come uno tsunami umano, va a creare senza curarsi delle conseguenze. Al punto che, a un certo momento, viene il sospetto di trovarsi in un buddy movie. Ma il plot continua a evolversi, tonalità e timbriche cambiano di continuo, rivelando la volontà di Shiraishi di sfuggire a un unico genere e di spiazzare il più possibile. Né mancano ovviamente le parentesi sentimentali e/o lacrimose tipiche di molti film giapponesi mainstream. In effetti, Shiraishi, più che all’autorialità, sembra puntare a edificare uno spettacolo solido e composito, e se in buona parte ci riesce, è grazie soprattutto all’interpretazione felicissima e a tratti esilarante di Kōji Yakusho. Il notevole successo del film in patria porterà poi il regista a realizzare un sequel, Last of the Wolves (孤狼の血 LEVEL2, ovvero Korô no chi: Level 2, 2021) che vede protagonista il solo Matsuzaka Tori.
Titolo originale: 孤狼の血 (Korō no chi). regia: Shiraishi Kazuya; sceneggiatura: Ikegami Jun’ya, dal romanzo di Yuzuki Yuko; fotografia: Haibara Takahiro; scenografia: Imamura Tsutomu; montaggio: Katō Hitomi; musica: Yasukawa Gorō; interpreti: Kōji Yakusho (Ōgami Shōgo), Matsuzaka Tori (Hioka Shūichi), Maki Yōko (Takagi Rikako), Ishibashi Renji (Irako Shōhei), Shimada Kyūsaku (Kakomura), Eguchi Yōsuke (Ichinose Moritaka), Ibuki Goro (Odani Kenji), Megumi (Uesawa Junko), Takenouchi Yutaka (Nozaki), Oto’o Takuma (Yoshida), Ibuki Goro (Odani Kenji), Abe Junko (Okada Momoko), Pierre Taki (Takii Ginji); produzione: Toei; durata: 126′; uscita in Giappone: 12 maggio 2018