MIDNIGHT (Middonaito, MIIKE Takashi, 2024)
di Matteo Boscarol
Ispirato e tratto dal manga omonimo che Tezuka Osamu cominciò a creare nei primi anni ottanta e che pubblicò fra il 1986 e il 1987, Midnight è un cortometraggio interamente girato con un iPhone, in cui Miike Takashi si diverte a giocare con gli elementi visivi e con una storia leggera che non si prende troppo sul serio.
Midnight è un tassista dotato di poteri psichici che gli permettono di vedere il futuro prossimo e che guida, principalmente durante la notte, girando per la metropoli. Nei suoi turni incontra spesso l’umanità più disparata, in uno di questi incontri un giorno si imbatte in una giovane ragazza alla guida di un camion in cerca di vendetta contro un gruppo di malavitosi che ha ucciso suo padre.
Il corto realizzato per pubblicizzare l’uscita dell’iPhone 15 Pro, pur essendo una sorta di divertissement o, appunto, poco più di un video promozionale, è comunque un interessante e ulteriore esempio di come Miike Takashi non abbia paura di sporcarsi le mani con progetti estemporanei, leggeri o “commerciali” che essi siano. La sua sterminata filmografia, più di centoventi lavori in quasi trentacinque anni di carriera, è costellata di opere che toccano tutti i generi senza risparmiarsi quasi niente, dalla sperimentazione visiva più spinta, alla comicità più becera. Qualità che lo rendono ancora oggi, in un periodo in cui la sua stella si è forse leggermente offuscata, uno degli autori più affascinanti che la cinematografia giapponese ha saputo offrire negli ultimi quarant’anni.
Ciò che salta agli occhi fin dalla primissima scena è l’uso quasi espressionistico dei colori, i rossi e i gialli delle insegne notturne al neon, hanno l’effetto immediato di presentare allo spettatore un mondo cartoonesco che si rifà naturalmente all’opera originale a cui il cortometraggio è ispirato. La storia sviluppata nel manga da Tezuka è qui necessariamente semplificata, del fumetto originale rimangono i tratti principali dei due protagonisti e la tecnologia avanzata dell’automobile del protagonista, dotata, fra le altre cose, di ruote speciali che permettono alla macchina di districarsi anche nei vicoli più stretti e nelle strade più affollate della metropoli. Molta dell’azione si svolge infatti in alcuni shōtengai, sorta di mercati coperti o passagen di benjaminiana memoria, che anche se ora in declino, hanno rappresentato uno dei capisaldi del paesaggio urbano nipponico durante il periodo Shōwa.
Proprio in queste strade strette coperte e ricche di negozi e locali si vedono le scene d’azione più riuscite, spesso punteggiate da scenette comiche e dal tono esagerato e quasi surreale, il pupazzo che spara laser, ricorda per certi versi l’enorme rana di Yakuza Apocalypse (Gokudō daisensō, 2015). Queste sono spesso inframmezzate dalle pagine del manga di Tezuka, in momenti dove le scene del cortometraggio ricalcano quelle su carta, portate sullo schermo tanto per rendere omaggio al lavoro a cui il corto si ispira, ma anche per dare a Midnight un tono quasi metanarrativo.
Una delle scene più divertenti del breve lavoro è quando vediamo lo stesso Miike che interpreta il padre della ragazza, camionista eccentrico a bordo del suo dekotora, camion adornato ed elaborato in maniera barocca e pacchiana che ben simboleggia il tono irriverente, leggero e visivamente sovraccarico di Midnight.
I due protagonisti, Kaku Kento e Katō Konatsu, fanno bene la loro parte, specialmente nelle scene di combattimento e, come spesso accade nei lavori di Miike, i cattivi di turno sono portati sullo schermo in maniera mirabile e con presenza intimidatoria.
Titolo originale: Middonaito (ミッドナイト); regia: Miike Takashi; soggetto: Tezuka Osamu; effetti speciali: Tokushige Minoru; interpreti: Kaku Kento (Midnight), Katō Konatsu (Kaede), Miike Takashi (il padre di Kaede), Deai Masayuki (l’assassino); paese di produzione: Giappone; durata: 19’; anno di produzione: 2024;uscita: 6 marzo 2024.