ICHIKO (TODA Akihiro, 2023)
26° FAR EAST FILM FESTIVAL – 24 aprile – 2 maggio 2024
di Matteo Boscarol
Trainato da una superba performance di Sugisaki Hana nel ruolo della protagonista, il lungometraggio scava, a ritmo di flash back, nel passato di una ragazza che scompare proprio nel momento in cui la sua vita sembrava aver preso la strada verso la felicità.
Yoshinori e Ichiko sono due giovani che vivono insieme. Un giorno, quando Yoshinori torna a casa dal lavoro, trova l’appartamento vuoto. Ichiko è uscita improvvisamente di casa dopo aver visto una notizia al telegiornale. Hasegawa denuncia la sua scomparsa alla polizia e il detective incaricato delle indagini gli racconta una storia che dipinge la sua ragazza come una persona completamente diversa da quella che lui conosceva. Ichiko, la ragazza con cui Yoshinori ha trascorso momenti importanti e indimenticabili della sua vita, sembra non esistere. Man mano che l’indagine viene portata avanti, testimonianza dopo testimonianza, questa “nuova” identità di Ichiko viene gradualmente rivelata.
Basato su un lavoro teatrale scritto dallo stesso Toda Akihiro, che ha studiato e praticato teatro prima di diventare regista cinematografico, il film è strutturato come un puzzle ad incastri formato da vari pezzi provenienti dal passato e dal presente della vita della sua protagonista, Ichiko. Il film infatti oscilla continuamente da piani temporali che raccontano vicende avvenute anni prima, nel 2000 e nel 2008, al presente della storia, il 2015, mostrando frammenti del passato di Ichiko, dei suoi anni scolastici e della sua difficile relazione con i membri della sua famiglia.
Ognuno di questi segmenti è introdotto, almeno all’inizio, da una data e dal nome di uno dei personaggi introdotti, la madre di Ichiko, alcune delle sue amiche, oppure i suoi compagni di scuola e poi di vita. Questo andare e venire continuo dal passato al presente ed i vari personaggi presentati, all’inizio potrebbe disorientare lievemente lo spettatore, ma una volta che la narrazione, abbastanza criptica nella prima parte del lavoro, scioglie alcuni dei nodi presentati, i volti e i nomi dei protagonisti diventano più familiari e riconoscibili. Ma proprio sulla confusione e sostituzione dell’identità si basa uno dei fili narrativi principali, che vede la protagonista quasi svanire agli occhi di chi credeva di conoscerla, come e in primo luogo il suo compagno Yoshinori. Nella sua parte centrale, il lungometraggio perde forse un po’ della sua forza, diventa lievemente dispersivo, ma presenta anche alcune delle scene più affascinanti e d’impatto, su tutte, una di quelle più drammatiche dove Ichiko, e quello che è suo padre, si confrontano. Qui la tensione raggiunge livelli altissimi ed è costruita grazie ad un punto di vista, quello dello spettatore, che si sovrappone e combacia a quello di un amico di Ichiko il quale spia la scena che si sta volgendo all’interno dell’appartamento attraverso una piccola apertura della finestra della terrazza.
Tutto il film non funzionerebbe però, senza l’incredibile performance di Sugisaki Hana nel ruolo di Ichiko, un’interpretazione che esprime tutte le note emotive della protagonista, da quelle più leggere, poche a dir la verità, a quelle più drammaticamente instabili, facendo di volta in volta percolare al suo esterno ciò che la ragazza porta al suo interno. Questo avviene attraverso un’interpretazione che è, per la maggior parte della durata del film, molto controllata e che deve molto del suo impatto alla postura del corpo adoperata e specialmente alla voce e al tono usato quando Ichiko parla. Usando il riconoscibile accento e cadenza della zona di Kansai e un modo di esprimersi apparentemente pacato, ma fatto di pause e di un ritmo idiosincratico attraverso i quali trapelano come lame i dolori che compongono la sua personalità, Sugisaki crea un personaggio tanto affascinante, quanto internamente ferito e che non si può non amare, anche nei suoi lati più oscuri.
Titolo originale: Ichiko (市子); regia e montaggio: Toda Akihiro; sceneggiatura: Kamimura Naho, Toda Akihiro; direttore della fotografia: Haruki Kōsuke; interpreti e personaggi: Sugisaki Hana (Ichiko), Wakaba Ryūya (Yoshinori), Morinaga Yūki (Hidekazu), Watanabe Daichi (Masao), Uno Shōhei (Shūji); produttore: Kameyama Nobuo; distribuzione: Happinet Phantom Studios; durata: 125’; uscita nelle sale giapponesi: 8 dicembre 2023.