WINNY (id., MATSUMOTO Yusaku, 2023)
Sonatine Contemporanea
di Claudia Bertolè
Storia contemporanea dai risvolti inquietanti, riflessione sul rapporto tra genio e morale comune, racconto di una battaglia per il riconoscimento di diritti, il film di Matsumoto Yusaku non cede – se non in rari momenti – al melodramma per fare luce su una vicenda ignorata, ma emblematica.
Kaneko Isamu è un brillante programmatore che nel 2003 inventa un sistema peer-to-peer per scambiare file online. Il successo è straordinario e Winny (questo il nome del sistema) raggiunge in breve tempo due milioni di utenti. Purtroppo l’autorità giapponese non condivide lo stesso entusiasmo e con l’accusa di istigazione alla pirateria vengono arrestati prima alcuni utilizzatori e poi lo stesso Kaneko. Un team legale, nel quale spicca il giovane avvocato Toshimitsu Dan, assume l’incarico di difenderlo e sarà una vera e propria battaglia contro un impianto accusatorio apparentemente blindato.
“La tecnologia non ha colpe, dipende da come la si usa”.
Matsumoto Yusaku – esordiente giovanissimo con Noise (2017), al quale sono seguiti tra gli altri il corto Made in Japan (2018) e It’s All My Fault (2022) – affronta la storia vera di un presunto caso di pirateria informatica che offre lo spunto per approfondire i rapporti di forza – e le debolezze – della società umana nei confronti di ciò che è novità, azzardo, cambiamento.
Nel film – disponibile sulla piattaforma SAKKA – Higashide Masahiro è l’ingegnere informatico protagonista; la sua interpretazione lo rende un nerd spaesato nel mondo reale, un genio incompreso con difficoltà a interagire con le strutture sociali, ma che, per sua stessa ammissione, trova il modo di ‘esprimersi’ attraverso il pc nel mondo virtuale. Matsumoto sottolinea l’invasività del sistema (la polizia prima, il sistema giudiziario poi), inserendo in apertura interviste a utilizzatori del neonato Winny in stile documentaristico, così come in chiusura le parole dello stesso Kaneko; la seconda parte del film diventa invece un court drama, che ripercorre le fasi del processo a Kaneko: la ‘macchina’ giudiziaria contro un singolo che appare del tutto disarmato di fronte ai ‘tranelli’ che gli vengono tesi e la cui vita viene stravolta dalle notizie amplificate dai media, costretto a lasciare il lavoro e a vivere isolato.
Altri autori nel corso degli anni si sono interrogati sul sistema giudiziario giapponese, si pensi a I Just Didn’t Do It (2006) di Suo Masayuki o a Il terzo omicidio (2017) di Koreeda Hirokazu. Matsumoto, nel raccontare la lunga battaglia per i propri diritti del protagonista insieme ai suoi legali in uno scenario tecnologico che sta velocemente cambiando, indugia su una autorità miope e deviata – riassunta nelle figure di un procuratore insensibile e di una polizia corrotta e senza troppi scrupoli nell’estorcere confessioni.
Il team legale che difende Kaneko è capeggiato da un giovane avvocato che crede nell’innocenza del ragazzo. Egli viene coinvolto anche un altro avvocato di nota fama – che ha il volto di Fukikoshi Mitsuru: ve lo ricordate nell’inquietante parte del protagonista in Cold Fish di Sono Sion? – che, abile nel districarsi nei meccanismi processuali, riuscirà a ribaltare le sorti di Kaneko.
In un mondo fatto di strutture che sembrano lì per ingabbiare lo slancio creativo e non ammettere la dirompente diversità del nuovo, Matsumoto disegna un contemporaneo Candide che osserva le stelle o gli aerei imbambolato, ma che, in uno sguardo colto proprio sul finale, si volge verso il proprio amico avvocato ed esprime una inattesa consapevolezza che lo rende un personaggio complesso e sfaccettato.
Titolo originale: Winny (id.); sceneggiatura: Kishi Kentaro, Matsumoto Yusaku; regia: Matsumoto Yusaku; fotografia: Kishi Kentaro; suono: Itō Hironori; montaggio: Tamaki Genta; interpreti: Higashide Masahiro (Kaneko Isamu), Miura Takahiro (Toshimitsu Dan), Fukikoshi Mitsuru (Akita Masashi), Ikeda Dai (Hayashi Ryota), Kaneko Daichi (Yamamoto Kosuke), Minagawa Sarutoki (Katsura Mitsuhiro); produttori: Fujii Kōji, Itō Chikara, Kim San; prima uscita: 10 marzo 2023; durata: 127’.