YAMABUKI (id., YAMASAKI Juichiro, 2022)
INTERNATIONAL FILM FESTIVAL DI ROTTERDAM ONLINE
26 gennaio – 6 febbraio 2022
★★★
Un giorno, durante una gita con il padre, accidentalmente l’uomo, tentando di raccogliere dei fiori, fa cadere delle pietre che colpiscono l’auto di Chang-su che sta transitando sulla strada sottostante, provocando un incidente che darà luogo a una concatenazione di eventi.
Yamasaki Juichiro torna al festival di Rotterdam dopo circa dieci anni dal suo esordio The Sound of Light del 2011. La vicenda di Yamabuki, presentato nella sezione Tiger Competition, è ambientata nella città natale del regista, Minawa: si tratta di una zona di attività estrattive nella quale trovano occupazione molti lavoratori stranieri e che pertanto è composta da una comunità eterogenea e multiculturale. Il film racconta dell’interazione delle vite dei protagonisti soffermandosi in particolar modo sui due principali, ma rendendo anche un quadro sociale composito, nel quale ognuno è alla ricerca del proprio spazio e della propria identità, dagli operai vietnamiti, alla ragazza cinese che frequenta il padre di Yamabuki, alle ragazze del bar che si intrattengono con i malavitosi del posto.
Girato in 16mm, con uno stile documentario dalle immagini sgranate (soprattutto per le riprese alla cava), Yamabuki è un film corale che accenna a diversi temi: le problematiche del lavoro, l’immigrazione e l’integrazione, l’opposizione alla guerra, le dinamiche in seno al nucleo familiare. A quest’ultimo riguardo il rapporto tra il padre conservatore e la figlia adolescente che anela alla propria indipendenza si traduce in alcune sequenze di confronto tra i due degne di nota. La ‘rosa del Giappone’ o ‘rosa di montagna’, nome della protagonista e titolo del film, metaforicamente è un arbusto che cresce tra le rocce. Un piccolo fiore caparbio.
Yamabuki è un’opera nella quale a una sorta di compostezza femminile (che caratterizza la compagna di Chang-su e la stessa Yamabuki) si contrappone un’apparente maggior fragilità maschile (le crisi prolungate di pianto di Chang-su). In definitiva però, nel caleidoscopio di personaggi risulta determinante la figura della giovane dall’espressione quasi sempre seria, gli occhi velati di pianto per la posizione ferma di rifiuto del padre, o il viso aperto in un lieve sorriso mentre, in una scena iconica, pedala sotto alberi di ciliegio in fiore.
Claudia Bertolé
Titolo originale: 山ぶき (Yamabuki); regia e sceneggiatura: Yamasaki Juichiro; fotografia: Tawara Kenta; musica: Olivier Deparis; interpreti: Kang Yoon-soo (Chang-su), Inori Kilala (Yamabuki), Kawase Yōta (Hayakawa), Wada Misa (Minami), Miura Masaki, Kurozumi Hisao, Matsūra Yuya, Aoki Munetaka; produzione: Giappone / Francia: Film Union Maniwa, Survivance; durata: 97’.