classici1-1845135

SONATINE CLASSICS

SONATINE

Il blog dedicato al cinema giapponese contemporaneo e classico

Shikeidai no elevator (Elevator to the Gallows)

250px-shikeidai_no_elevator-p2-4338683
Shikeidai no elevator (死刑台のエレベーター, Elevator to the Gallows). Regia: Ogata Akira; soggetto: dal film Ascenseur pour l’échafaud di Louis Malle, sceneggiatura: Kida Kaoruko; musica: Yamamoto Yōki; interpreti: Abe Hiroshi, Kichise Michiko, Kitagawa Keiko, Tamayama Tetsuji, Hiraizumi Sei, Ryō, Machima Marie, Kumagai Mami, Emoto Akira; durata: 112′; prima: 9 ottobre 2010.
Link: Sito ufficialeMainichi Shinbun (Suzuki Takashi)
PIA: Commenti: 2,5/5   All’uscita delle sale: 50/100
Punteggio ★★1/2
 
Due amanti diabolici progettano l’assassinio dell’anziano marito di lei ma un ascensore che si blocca innesca una catena di conseguenze impreviste …
L’azione è trasportata nella Yokohama di oggi ma, salvo i necessari aggiustamenti e un paio di aggiunte, è un remake abbastanza fedele se non rigoroso di Ascensore per il patibolo, il famoso film di  Louis Malle del 1958. Anzi, direi che alcune sfumature e alcuni piccoli dettagli aggiunti da Ogata sono addirittura migliorativi. L’insopportabile ragazzetto imberbe dell’originale francese è per esempio rimpiazzato da un giovane altrettanto stupido ma un po’ più credibile. Lo stesso dicasi per la petulante fioraia qua sostituita da una Kitagawa Keiko che trova una vena recitativa decisamente migliore dei suoi soliti ruoli da eroina romantica. Anche il cottage in mezzo al bosco ad Hakone al posto del motel dell’autostada francese o lo yakuza e la sua amante che sostituiscono la coppia di  insulsi ricconi tedeschi sono più interessanti.
Le ambientazioni sono ricercate e curate, le musiche di Yamamoto Yōki più pacate ma non meno inquietanti di quelle di Miles Davis. La fatale Kichise Michiko è più fredda e sensuale di Jeanne Moreau, mentre Abe Hiroshi nella parte dell’amante omicida sembra più stupito che altro. Gli attori di contorno sono tutti azzeccati, da Hiraizumi Sei nella parte dell’attempato yakuza fino alla sensuale Machida Marie. In particolare, Emoto Akira, grande come sempre, sconfigge nel duello a distanza Lino Ventura nell’impersonare il sagace ispettore di polizia.
L’effetto complessivo è piacevole ma non particolarmente stimolante. Ogata è un regista che ha fatto pochi film ma sempre significativi, come Dokuritsu shōnen gasshōdan, vincitore di un premio al Festival di Berlino, o il toccante Itsuka dokusho suruhi. In questo caso, la confezione, peraltro di lusso, sembra avere la meglio. [FP]
CONDIVIDI ARTICOLO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *